Il Führer dona una città agli ebrei, regia di Maurizio Ciccolella, drammaturgia di Mariano Dammacco, fa parte delle produzioni Mòtumus che hanno impiegato i propri allievi professionisti come attori e tecnici.
Il Führer dona una città agli ebrei è il titolo del film di propaganda commissionato da Hitler e girato dal famoso regista Kurt Gerron, “ospite” del Lager.
Lo spettacolo muove dalla ricerca storica di Joža Karas, contenuta nel suo libro La musica a Terezín 1941-1945 (Il nuovo melangolo, 2011) in cui si racconta di persone prigioniere in un ghetto che, malgrado le terribili condizioni di vita, si dedicano con passione a comporre musica, a suonare nei concerti, a preparare e interpretare spettacoli mentre si organizzano senza sosta i viaggi degli internati verso le camere a gas.
E’ soprattutto una riflessione sulla degenerazione morale di individui e società e sulla tremenda ambiguità che può insinuarsi nelle relazioni tra persone dinanzi allo spettro della morte. Gli attori, impegnati in un rituale rievocativo e toccante, prestano il loro corpo alle voci perdute o sopravvissute a quella immane catastrofe, accompagnando lo spettatore in un viaggio nella tragica memoria europea e nei misteri della natura umana dinanzi a condizioni estreme.